Il film è tratto
dall'omonima opera (1835) di Gaetano Donizetti su libretto di
Salvatore Cammarano.
La citica del
tempo non fu benevola: "Malgrado la notorietà e il fascino delle
immortali melodie donizettiane, il film dà tutta l'impressione
di una irriverente anche se involontaria parodia" [Ettore Fecchi,
'Intermezzo' 31 maggio 1948]
Trama: in
Scozia nel secolo XVI, mentre infieriscono le lotte intestine
tra le potenti case signorili, il castellano di Lammermoor per
assicurare il traballante suo potere con un'alleanza favorevole,
concede la mano di sua sorella al capo di un potente "clan". Ma
la fanciulla si era già segretamente fidanzata e il suo promesso
sposo viene a reclamarla durante le feste nuziali. Deve però
cedere dinanzi all'atto di matrimonio già firmato da Lucia,
costretta a ciò dal fratello. Il giovane tradito la maledice e
si allontana. La povera ragazza impazzisce e muore di languore.
Quando il fidanzato ritorna e viene a conoscenza della sua
triste sorte si uccide.
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