I film di Pier Paolo Pasolini

Milano nera (1964)

Regia: Gian Rocco, Pino Serpi

Sceneggiatura: Pier Paolo Pasolini, Gian Rocco, Pino Serpi

La sceneggiatura era stata scritta nel 1959 da Pasolini; si era trasferito a Milano per alcune settimane e qui, sotto la guida di due giovani milanesi, Pucci Fallica e Paolo Uguccione, aveva conosciuto luoghi e personaggi che avrebbero ispirato la sua sceneggiatura; il film avrebbe dovuto chiamarsi 'La Nebbiosa'.

Pasolini è forse il primo scrittore ad accorgersi che negli anni della ricostruzione si sta consolidando in città una nuova delinquenza di giovani teppisti, di provenienza piccolo-medio borghese, che sfogherà nella violenza le proprie frustrazioni; e decide di concentrare un campionario di queste bravate in una sola notte, quella di capodanno, con aggressioni, rapine, stupri, orge [33]. E' una storia che ricorda La notte brava di Mauro Bolognini del 1959, sceneggiata anch'essa da Pasolini; è diversa l'ambientazione, l'uno a Roma, l'altro in una Milano già metropoli, piena di luci al neon, di grattaceli illuminati, di ampi viali, di fabbriche, in un clima di protesta giovanile sottolineata dalle canzoni rock di Adriano Celentano; una trasposizione casalinga, più edulcorata, dei film americani ribelli degli anni '50, a cui gli stessi soprannomi dei protagonisti si ispirano.

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Trama: si tratta di un film inchiesta, quasi inedito, sui 'teddy boys' milanesi della fine degli anni '50, giovani della piccola borghesia cittadina, figli di ex fascisti, che imperversano per le strade, la notte, lasciandosi alle spalle una scia di bravate, ruberie, stupri. Il 'Contessa', 'Gimkana', 'Elvis', 'Rospo' e il 'Teppa' sono cinque di questi giovani che decidono di trascorrere una notte di capodanno fuori le righe: terrorizzano una coppietta sorpresa a fare all'amore in macchina, rubano i gioielli dalla statua di una Madonnina in chiesa, spogliano e picchiano un omosessuale, fanno un'orgia con tre donne. La fine tragica attende il fratellino del capobanda: muore a San Siro, investito da un'auto guidata da un ubriaco.

Il film fu proiettato solo per cinque giorni in una sala di Milano e poi ritirato.

 

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