La trama: in un paesino in collina, a quaranta chilometri da Roma, viene aperto un albergo e ben presto vi affluiscono i villeggianti. Si tratta naturalmente di un pubblico vario, di persone tra loro molto diverse per età, educazione e temperamento. C'è la bella signora Dolores, giunta in macchina col marito che deve rientrare in città; per occupare piacevolmente la villeggiatura la signora Dolores non sa immaginare nulla di meglio di un'avventura sentimentale. Nell'albergo ci sono due studenti in medicina, uno dei quali è figlio del capocameriere, ma se ne vergogna. C'è una famiglia borghese con la figlia, Silvana, fidanzata a Fabrizio, uomo d'età matura, che viene a trovarla ogni settimana. Della varia società riunita nell'albergo, fa parte anche uno scapolo attempato, il ragioniere Aristide (Vittorio De Sica), che tra i compagni di villeggiatura, scopre una signorina presso a poco sua coetanea dalla quale si sente attratto. Tra i due fiorisce un idillio che minaccia di finire bruscamente quando la signorina scopre che il suo spasimante ha l'abitudine di russare. Ma lo scapolo prende una decisione eroica: si farà togliere adenoidi e tonsille e allora l'amore non incontrerà più ostacoli.