Un omaggio a Ugo Tognazzi

La Trama: Giuseppe Corona è uno dei molti individui che, per vivere, s'avventura spesso ai confini dell'illegalità, senza però varcarli. Assillato continuamente dalla consorte e dalla figliola che vuole accasarsi con il tassista Domenico, Giuseppe non si stanca di tentare la sorte, aiutato da un socio malaccorto  "Sfilatino". Un giorno il tassi di Domenico è noleggiato da due rapinatori, che hanno con sé una quantità di gioielli di ingente valore. Alla vana ricerca d'un nascondiglio sicuro, i due finiscono in casa di Giuseppe. All'alba, nel tentativo di fuggire alla chetichella con l'auto di Domenico, i due fuorilegge muoiono in un incidente. Giuseppe decide di consegnare la refurtiva al Commissariato di polizia; è certo che il suo atto d'onestà verrà premiato. Il malcapitato passa invece un brutto quarto d'ora poiché, senza ch'egli se ne sia accorto, qualcuno ha sottratto ai gioielli rubati il pezzo di maggior valore. Uscitone indenne, grazie al fatto d'essere un incensurato, Domenico tornerà da solo alla sua vita d'espedienti; "Sfilatino" è stato per errore spedito in Germania dentro un baule. Stanco per i continui patemi d'una vita ambigua, Giuseppe finirà presto per preferire un umile, ma tranquillo, mestiere: diventerà facchino di stazione, giusto in tempo per vedere "Sfilatino" tornare dalla Germania carico dei quattrini ottenuti con la vendita del famoso gioiello.

 

 

 

 

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Gli incensurati (1961)

Regia: Francesco Giaculli

 

 

 

 

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