Neorealismo e dintorni

 

Manifesto 100x140

Felicità perduta  (1947)

Regia: Filippo Walter Ratti

 

Questa pellicola è annoverata tra i Film della Resistenza dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia, anche se le vicende partigiane costituiscono solo una breve parentesi della trama del film, storia tragica di due amici che amano la stessa donna.

 

La Trama: Giorgio e Franco sono due amici che frequentano insieme il Conservatorio sognando di diventare dei famosi musicisti. Entrambi sono innamorati della stessa ragazza, Anna, ma lei preferisce Giorgio e lo sposa, scatenando la gelosia di Franco. Dopo aver firmato un importante contratto, Giorgio e Anna, che stanno per partire per una tournée, chiedono a Franco di andare con loro in veste di accompagnatore. Durante le varie tappe, Franco non smette mai di corteggiare Anna, finché un giorno Giorgio, stanco di questa situazione, lo affronta. Franco allora fugge lontano, facendo credere a tutti di essere morto. La polizia, dopo vari giorni di ricerche, trova un cadavere con, vicino, i vestiti di Franco. Giorgio, accusato di omicidio, viene imprigionato e deportato in Germania. Riuscito a scendere dal treno e a fuggire, Giorgio raggiunge una falange partigiana e vi si unisce. Solo alla fine della guerra i due ex amici si ritroveranno faccia a faccia: Giorgio troverà Franco che suona il piano in un locale di infima categoria e lo ucciderà. Veramente colpevole, questa volta, cercherà conforto tra le braccia di Anna.