Neorealismo e dintorni

 

 

 

Locandina 33x70 e Manifesto 100x140

 

Paisā (1946)

Regia: Roberto Rossellini

 

La Trama: il film rievoca l'avanzata delle truppe alleate in Italia attraverso sei episodi indipendenti. Si inizia con lo sbarco in Sicilia, dove una ragazza e un soldato americano vedono troncare sul nascere la loro storia d'amore. Segue una scena a Napoli: i protagonisti sono un soldato afroamericano e un bambino che lo deruba. Inseguendolo, scopre la vita misera che il bambino conduce con la famiglia e decide di non denunciarlo. Il terzo episodio si svolge a Roma, dove un soldato incontra una prostituta e le racconta di una ragazza che aveva conosciuto tempo prima: l'uomo non si accorge che quella giovane, di cui serba il ricordo, č proprio lei. Il quarto rievoca le giornate della liberazione di Firenze, dove una donna cerca un suo amico pittore, ora capo partigiano. Il quinto si svolge in Romagna nella riposante quiete di un piccolo convento sulla linea gotica, sconvolto dagli eventi. L'ultimo, ambientato nel delta del Po, esalta la coraggiosa opera dei partigiani italiani nelle paludi della Valle padana.

 

Paisā č il secondo film del regista su la "trilogia della guerra" in  piena poetica neorealista. Fatti e personaggi sono presi dalla realtā quotidiana (tra questi autentici militari e monaci francescani) e la descrizione č documentaristica, tanto da non lasciare avvertire, nel passaggio tra i singoli episodi, l'inserimento di scene realizzate con materiale d'attualitā.

Il film riscuote un notevole successo di pubblico e di critica, classificandosi ai primi posti per incassi al botteghino; ma in aggiunta ai meriti prettamente artistici Rossellini  riesce a darci un ritratto dell'Italia degli anni '43-'45 che travalica le comprensibili emozioni del momento, per acquisire una valenza critica e storica che difficilmente altri successivi film sulla Guerra e sulla Resistenza riusciranno ad eguagliare.