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Rose scarlatte (1939)
Regia: Vittorio De Sica,
Giovanni Amato
Soggetto:
dalla commedia di Aldo De Benedetti "Due dozzine di rose
scarlatte"
Il film diretto da
Vittorio De Sica ha la supervisione di Giovanni Amato,
importante produttore del tempo, che si fa garante nei confronti
di Carlo Ponti, allora produttore della Era Film dell'esordiente
regista.
Trama:
per un errore
telefonico un ingegnere riceve da una signora l'ordinazione di
due dozzine di rose scarlatte. Iincuriosito dall'avventura,
prepara i fiori e li accompagna con un bigliettino romantico che
firma: "mistero". La moglie dell'ingegnere, tornata
improvvisamente in casa, trova i fiori e il biglietto e,
credendoli diretti a se stessa, li prende dicendo al marito di
averli acquistati. L'ingegnere continua lo scherzo inviando ogni
giorno alla moglie delle rose scarlatte e dei bigliettini,
finchè la donna, tentata dalla curiosità, risponde e si allaccia
così una relazione clandestina tra i due coniugi. Ad un certo
momento l'uomo fissa un appuntamento alla propria consorte e,
quando vede che ella vi si reca, la accusa di tradimento e
decide di separarsi. La donna comprende tutto il ridicolo della
vicenda riconoscendo la propria leggerezza e il marito la
perdona.
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