Neorealismo e dintorni

Persiane chiuse (1951)

 

Regia: Luigi Comencini

 

In Persiane chiuse e nel successivo La tratta delle bianche Comencini affronta il tema della prostituzione, cosa non facile da trattare per quei tempi.

E' possibile parlare di Neorealismo in queste opere? Il critico Alberto Farassino parla [21] di "Neorealismo nero", includendovi "tutto quel cinema che a partire dal principio neorealista dell’esibizione dei panni sporchi affronta, con una qualche volontà di denuncia, temi sordidi quali il crimine, il vizio, la prostituzione. Quest’ultimo fenomeno diventa anzi, nei primi anni del decennio (anni '50 n.d.r.), ... un soggetto di moda. Ma la prostituta neorealista trascinata sulla strada dalla guerra e dalla fame è ora sostituita dalla professionista vista nel quadro di un sistema (le case chiuse) e di un’organizzazione criminale".

Anche questi film, si collocano come molti altri, in una zona a margine del Neorealismo, adottandone atmosfere, situazioni, personaggi; appartengono a quel cinema i cui registi/sceneggiatori sono stati più o meno consapevolmente contaminati dai canoni e dalla poetica del movimento e a cui hanno poi aggiunto le loro sensibilità di artisti.

 

La trama: Sandra è alla ricerca della sorella, Lucia, di cui, andata via da casa, non ha più notizie. La cerca nel mondo della prostituzione, ma le sue ricerche vengono intralciate, poichè il protettore della sorella, soprannominato Primavera, è uno dei più temuti sfruttatori di donne ed è inavvicinabile. Per convincerla a desistere dal suo tentativo Sandra viene attirata in un locale notturno dove la polizia sta per compiere un rastrellamento. L'esperienza è traumatica e per un pò la donna rinuncia al suo proposito. Dopo qualche tempo, però, una lettera anonima la invita a Genova dove, in cambio di una forte somma di denaro, potrà rivedere la sorella. A Genova Sandra incontra Primavera che, ricercato dalla polizia, sta raccogliendo del denaro per espatriare. Sandra gli consegna la somma richiesta, ma un intervento della polizia manda a monte i piani dello sfruttatore; Primavera viene ucciso e Lucia si lascia convincere dalla sorella a ritornare a casa.
 

La trama è immersa in un clima di disperazione che nulla può riscattare. Il regista ci conduce in un viaggio tra case di tolleranza, quartieri a luci rosse, locali notturni; assistiamo agli inviti che queste donne rivolgono ai passanti; incappiamo nelle retate di polizia e finiamo dietro le sbarre, nei commissariati, in compagnia di dozzine di prostitute; in tutti questi luoghi troviamo povertà, alcolismo, degrado, tutto ciò da cui ciascuna di quelle donne si illude di poter uscire dando amore a pagamento. Ma i veri responsabili di questo commercio sono i protettori, gli unici a trarne concreti vantaggi. 

 

 

 

 

 

 

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