Le Donne del Cinema Italiano

Le infedeli (1952)

 

Regia: Mario Monicelli, Steno

 

 

La Trama: l'industriale Azzali fa sorvegliare la moglie Luisa da un'agenzia di investigazioni nella speranza di trovare un buon pretesto per chiedere il divorzio. Della sorveglianza viene incaricato Osvaldo, giovane avventuriero di pochi scrupoli. Costui, grazie all'incontro fortuito con Liliana, sua ex fidanzata, adesso sposata con un benestante inglese ed entrata nel mondo dell'alta societą,  scopre che la donna ha per amante il proprio autista e la ricatta estorcendole una forte somma; inoltre approfitta di Liliana rubandole una preziosa collana di brillanti, del cui furto viene accusata la giovane cameriera Cesarina. Ottenuto quanto voleva Osvaldo continua i suoi ricatti nei confronti delle donne della "Roma bene"; anche Lulla Possenti (Gina Lollobrigida) deve sottostare alle sue richieste e procurarsi illecitamente del denaro per coprire la sua relazione con un uomo morto in un incidente d'auto mentre era in sua compagnia. Anche di questo furto viene ingiustamente accusata Cesarina che, disperata, si uccide. Liliana decide di parlare, accusando Osvaldo del furto della collana e l'amica Lulla della sottrazione di denaro; ma tutti i protagonisti della triste vicenda, convocati dal commissario, negano per paura dello scandalo che travolgerebbe ognuno di loro; Liliana, impotente di fronte alla loro reticenza, prende una decisione estrema: uccide l'ex fidanzato con la pistola del marito e si consegna al commissario affinchč possa avviare l'indagine e fare emergere la veritą su quanto accaduto.

 

Un crudo spaccato della "societą bene" degli anni del boom: la nuova ricca borghesia, fatta di manager ed imprenditori, che si affacciano sulla scena della ricostruzione economica e sociale del Paese, porta gią in sč i germi della corruzione e del malaffare, al contempo mostrandosi vuota di qualsiasi moralitą od ideale. Forse il gesto estremo di Liliana voleva essere l'ultimo filo della speranza dei registi che tutto ancora non era perduto e che la giustizia poteva essere ristabilita.

 

 

 

Manifesto 100x140

 

 

 

Foto di scena
 

 

Locandina 33x70