Le mutande della censura

Il sequestro dei cartelloni pubblicitari segue l'episodio ricordato da Giuliano Nistri riportato a lato:

Dalle pagine del Messaggero del 4 marzo 1961:

I cartelloni di sei film sequestrati dalla procura

Un'offensiva contro i cartelloni pubblicitari "piccanti" è stata scatenata ieri per ordine del sostituto procuratore della Repubblica dott. Pasquale Pedote. In esecuzione alle disposizioni da lui impartite la Questura di Roma ha proceduto al sequestro dei cartelloni dei seguenti film: "La francese e l'amore", "Io amo, tu ami", "Odissea Nuda", "CINQUE ORE IN CONTANTI", "Le ambiziose", "All'inferno per l'eternità"..... Il provvedimento del dott. Pedote è stato motivato con il richiamo all'art.528 del codice penale essendosi ravvisato nel tipo di pubblicità dei film in questione l'offesa alla morale.

Il cartellone incriminato è, probabilmente, il manifesto 2 fogli sotto riportato, ritenendo immorale la rappresentazione di una donna,  in atteggiamento provocante, inseguita da un uomo che le offre del denaro.

Manifesto 100x140

Cinque ore in contanti

Anno 1961 - Regia: Mario Zampi

Giuliano Nistri, autore del bozzetto sotto riportato, ci racconta in una intervista la sua esperienza [10]:

" Il ... caso che ricordo riguarda un film del 1961 distribuito dala Warner Bross, con Cyd Charisse e Ernie Kovacs, che si chiamava Cinque ore in contanti: avevo disegnato una mano enorme che prendeva tutto il manifesto, uno di quelli orizzontali molto grandi, 24 fogli; questa mano aveva nel palmo un mucchio di monete e su queste monete era appollaiata Cyd Charisse, seduta su queste monete [ il significato era chiaramente allusivo alla trama del film n.d.r.].

Allora, venne obiettato dall'ufficio censura, che il contatto gambe-glutei della ragazza con le monete costituiva in sè un elemento immorale, amorale anzi, e quanto mai peccaminoso. Andato in tribunale, e questo fu l'unico caso in cui fui convocato, il giudice si fece una risata e la cosa finì lì ".

Bozzetto disegnato da Giuliano Nistri

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