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I Film della Repubblica di Salò |
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La locandiera (1943/44) Regia: Luigi Chiarini Trama: il film è una libera riduzione della omonima commedia di Carlo Goldoni.
Revisione cinematografica: -Approvata a Venezia (1944) subisce una revisione e successivo visto da parte del Sottosegretario per la Stampa e le Informazioni del costituito Governo italiano (Vincenzo Calvino) il 26 febbraio 1946 con la Nota "Revisionato il film, si approva alle condizioni di far circolare il film soltanto nella Sicilia e nella Sardegna e di eliminare dalla testata e dalla pubblicità i nomi di Osvaldo Valenti e Luisa Ferida".
Come si può notare dall'Attestazione del Nulla Osta la modulistica utilizzata dal nuovo governo è ancora quella del Ministero della Cultura Popolare del Governo Fascista.
Manifesto 50x70
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Foto concessa da Sacwebphoto
Le riprese del film vengono effettuate tra il luglio e l'agosto del 1943 nella zona del Brenta, in un burchiello, imbarcazione tipica del posto, originale, per mantenere l'atmosfera della laguna veneta; è al montaggio a Roma l'8 settembre 1943. Mentre Luisa Ferida e Osvaldo Valenti accettano di trasferirsi a Venezia,il regista non accetta e abbandona il film al proprio destino. Viene finito e doppiato presso gli stabilimenti della Cines, ma il montaggio ed il doppiaggio presenteranno molti difetti: scene troncate malamente e Lidia Simoneschi, che doppia la Ferida, interprete di Mirandolina, donna genuina, del popolo, molto schietta, ne dà invece un'immagine nobile ed aristocratica, creando così un netto contrasto tra la postura dell'attrice ed il suo linguaggio.
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